"La discrezione è il privilegio di potere assistere alla propria assenza" (Proust)

"La discrezione è il privilegio di potere assistere alla propria assenza"

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giovedì 27 febbraio 2025

Interviste a Kim Rossi Stuart per la serie Netflix "Il Gattopardo"

 Intanto, qualche foto del 'dietro le quinte... (Copyright Lucia Iuorio/Netflix) 








IL VIDEO DEL BALLO  NELLA  SALA...

INTERVISTE DI 'ANSA' 

mercoledì 26 febbraio 2025

"Il Gattopardo" - Kim Rossi Stuart, il Principe del Romanzo, non del film...




 Che  IL GATTOPARDO  assumerà una veste diversa, presentato sotto forma di serie non v'è dubbio.   Che possa essere paragonato al film con eventuali giudizi di valore direi che si possa evitare.

 Come detto più volte, intanto, aspettiamo di vedere. I presupposti, attraverso le dichiarazioni in conferenza stampa,  di un lavoro fedele, doviziosamente ricostruito e rispettoso del testo, ci sono tutti.

E per avvalorare quanto affermo, oso citare degli  stralci tratti dalle ultime pagine del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa . "Erano decenni che sentiva come il fluido vitale, la facoltà di esistere, la vita insomma, e forse anche la volontà di continuare a vivere andassero uscendo da lui lentamente ma continuamente come i granellini che si affollano e sfilano ad uno ad uno, senza fretta e senza soste, dinanzi allo stretto orifizio di un orologio a sabbia. In alcuni momenti d’intensa attività, di grande attenzione questo sentimento di continuo abbandono scompariva per ripresentarsi impassibile alla più breve occasione di silenzio o d’introspezione, come un ronzio continuo all’orecchio, come il battito di una pendola s’impongono quando tutto il resto tace; e ci rendono sicuri, allora, che essi sono sempre stati lì vigili anche quando non li udivamo. In tutti gli altri momenti gli bastava sempre un minimo di attenzione per avvertire il fruscio dei granelli di sabbia che sgusciavano via lievi, degli attimi di tempo che evadevano dalla sua vita e lo lasciavano per sempre; la sensazione del resto non era, prima, legata ad alcun malessere, anzi questa impercettibile perdita di vitalità era la prova, la condizione per così dire, della sensazione di vita; e per lui, avvezzo a scrutare spazi esteriori illimitati, a indagare vastissimi abissi interiori essa non era per nulla sgradevole: era quella di un continuo, minutissimo sgretolamento della personalità congiunto però al presagio vago del riedificarsi altrove di una individualità (grazie a Dio) meno cosciente ma più larga: quei granellini di sabbia non andavano perduti, scomparivano sì ma si accumulavano chissà dove [...] Don Fabrizio si guardò nello specchio dell’armadio: riconobbe più il proprio vestito che sé stesso: altissimo, allampanato [...]un Gattopardo in pessima forma. Perché mai Dio voleva che nessuno morisse con la propria faccia? Perché a tutti succede così: si muore con una maschera sul volto; anche i giovani[..]ripensò al proprio osservatorio, ai cannocchiali destinati ormai a decenni di polvere; al povero Padre Pirrone che era polvere anche lui; ai quadri dei feudi, alle bertucce del parato, al grande letto di rame nel quale era morta la sua Stelluccia; a tutte queste cose che adesso gli sembravano umili anche se preziose, a questi intrecci di metallo, a queste trame di fili, a queste tele ricoperte di terre e di succhi d’erba che erano tenute in vita da lui, che fra poco sarebbero piombate, incolpevoli, in un limbo fatto di abbandono e di oblio; il cuore gli si strinse, dimenticò la propria agonia pensando all’imminente fine di queste povere cose care. La fila inerte delle case dietro di lui, la diga dei monti, le distese flagellate dal sole, gli impedivano financo di pensare chiaramente a Donnafugata; gli sembrava una casa apparsa in sogno; non più sua, gli sembrava: di suo non aveva adesso che questo corpo sfinito, queste lastre di lavagna sotto i piedi, questo precipizio di acque tenebrose verso l’abisso. Era solo, un naufrago alla deriva su una zattera, in preda a correnti indomabili.Perché il significato di un casato nobile è tutto nelle tradizioni, nei ricordi vitali; e lui era l’ultimo a possedere dei ricordi inconsueti, distinti da quelli delle altre famiglie. Lui stesso aveva detto che i Salina sarebbero sempre rimasti i Salina. Aveva avuto torto. L’ultimo era lui. 

Ha ragione Kim Rossi Stuart ” :-“Credo che la frase, divenuta quasi un mantra “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi" venga assolutamente smentita dal romanzo. Alla fine, tutto cambia davvero e questo, secondo me, è il cuore del racconto.”  

Era un'epoca elegante, sfarzosa e il Principe possedeva, sì,  tanti lati negativi, detti e non detti nel romanzo ma , di contro, era il portavoce di  qualcosa che si è perso allora, come ora : la nobiltà d'animo. 

Il Principe di Salina   fa i conti con una classe dirigente sempre più arrogante, furba, opportunista...Noi facciamo i conti con una società che i valori li va perdendo, che corre per "mettersi in mostra", che mette in piazza con leggerezza esagerata i fatti personali(oltre che i drammi della società) spettacolarizzandoli. Mi viene da affermare che non sempre i cambiamenti portano cose edificanti.

Resta confidare nel recupero di quell'umanità cui tanto era affezionato Don Fabrizio! 

Anna Maffei






martedì 25 febbraio 2025

Conferenza stampa su "Il Gattopardo" . Kim Rossi Stuart, pilastro del racconto, e l'intero cast . Foto, video e interviste

foto diritti Vanity Fair

(crediti #bestmovie )

Il web è pieno -per fortuna!- di siti che rimandano alla Conferenza stampa di stamattina in merito all'uscita de
 IL GATTOPARDO , il 5 Marzo su Netflix 
Riporterò alcuni stralci da articoli , foto e video 


Kim Rossi Stuart è il pilastro di Il Gattopardo. L'attore ha dovuto trovare il Principe di Salina dentro sé: "Nel romanzo il Principe è una figura imponente: due metri d'uomo, si dice che i suoi passi fanno tremare la terra. È anche un intellettuale sopraffino: io sono tutto il contrario! Sono esile, fragile, insicuro. Non sono un intellettuale. Quindi ho dovuto scoprire anche una sua fragilità. E poi ho lavorato sul fisico: ho preso peso, ho lavorato sulla voce, sulla profondità. A volte i personaggi ci danno la possibilità di trovare cose che in noi erano sopite. Ho molto rotto le scatole: a volte mi si deve arginare, lo ammetto. Mi sono sentito veramente trascinato da lui, da questo personaggio, da quello che vive. Ha risuonato in me in modo particolare. È bello per un attore sentirsi trasportato al di là del proprio raziocinio, della propria volontà".

Tratti da Video di SpettacoloManìa ( da You Tube) 


INTERVISTA DA VANITY FAIR (TUTTI I DIRITTI RISERVATI A ©Vanity Fair )

Nella serie-kolossal di Netflix Kim Rossi Stuart è Don Fabrizio, principe di Salina, il Gattopardo del titolo. Qui tira le somme: sulla paternità, i social, l’impegno civile e la magia di un certo cinema

 Questa intervista a Kim Rossi Stuart è pubblicata sul numero 10 di Vanity Fair, in edicola fino al 4 marzo 2025.
A parlarci adesso, c’è qualcosa di diverso in Kim Rossi Stuart. È la voce, più profonda, più robusta. Dice che è l’eredità di don Fabrizio Corbera, principe di Salina, il Gattopardo del romanzo epocale di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e ora della serie-kolossal di Netflix. «Sembra una sciocchezza, ma di lui mi è rimasto questo. Personaggi così ti cambiano il bioritmo esistenziale».
In oltre 40 anni di carriera ne ha collezionati parecchi, in tv e al cinema, di culto ed engagé, pop e d’autore. Eppure, Kim Rossi Stuart non lo puoi inquadrare: è esploso con Fantaghirò, e poi le sue scelte sono sempre risultate sofisticate, qualunque cosa facesse (Romualdo compreso). Il suo tratto distintivo: l’eleganza. Principesca. Una delle ragioni che ha spinto il regista del Gattopardo, Tom Shankland, a preferire proprio lui. [...]
Nessuna soggezione verso il film di Luchino Visconti?
«Per strani giri della vita non l’ho mai visto».
E continua a non vederlo?
«Succederà prima o poi. Il libro, invece, l’ho letto dopo aver ricevuto parte della sceneggiatura, che mi aveva un po’ allarmato, perché dava accesso solo ad alcuni aspetti inquietanti del personaggio: un gigante di due metri brutale, animalesco, pesante. Grazie al romanzo, in cui sono sprofondato, ho potuto cogliere anche la sua mente sopraffina e la sua fragilità. L’ho sentito più vicino. Ho capito che con lui non sarebbe stata mera ginnastica attoriale. La somiglianza fisica l’ho risolta ingrassando 12 o 13 chili, per l’accento siciliano mi sono rivolto a dei coach e il resto, vabbè, è ciò che faccio abitualmente mettendo a disposizione il mio sentire».
Punti in comune ne ha trovati?
«Al di là di una certa misantropia, ho trovato l’età, l’appartenenza a un mondo che non c’è più e anche la difficoltà di dover lasciare spazio alle generazioni successive»

L'NTERA INTERVISTA a questo link 

Altri link sul tema 




Tante buone ragioni per guardare la serie "Il Gattopardo" con KIM ROSSI STUART

 




Escono molti articoli su questo evento. Non sempre do fede a quelli che mirano a 'sottilmente demolire' un nuovo prodotto...

Ve ne sono altri che, invece, anche per aver seguito il set e la preparazione, riportano impressioni positive, le stesse che personalmene nutro nell'attesa della serie Netflix "Il Gattopardo". L'adattamento analizza le alleanze politiche e sociali non come semplici sfondi storici, ma come dinamiche che plasmano i legami familiari e le scelte individuali. Il celebre aforisma di Tancredi — “Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi” — diventa il filo conduttore di una narrazione che indaga l’opportunismo come strumento di sopravvivenza. Kim Rossi Stuart domina la scena con uno sguardo che racchiude il peso della responsabilità e la coscienza del declino. Le immagini alternano opulenza e decadenza, riflettendo l’anima del romanzo.


venerdì 21 febbraio 2025

Raccontando Kim Ross Stuart attraverso reel : brillante, combattivo, autoritario, sensibile

 A volte, raccontare per immagini o brevi video diventa un modo per attrarre e/o interessare i visitatori di Pagine.




QUI dei REEL 

il KIM brillante di " L'ex de ma vie " e " Everybody Loves Diamonds"


Combattivo e tenace in "Maltese" 

Autoritario, sensibile e nostalgico ne "Il Gattopardo" , la serie, dal 5 Marzo in Netflix 





giovedì 20 febbraio 2025

I costumi ne "Il Gattopardo" con Kim Rossi Stuart : rivelatori di segreti e di sfumature caratteriali

 Il Gattopardo, con i suoi costumi, regala uno sguardo inedito della Sicilia del 1800 

 Tratto dall'articolo di "VOGUE ITALIA" ©(TUTTI I DIRITTI RISERVATI )

Le forme degli abiti sono d'epoca ma tagli e colori faranno capire le sfumature caratteriali. Ne abbiamo parlato con i costumisti Carlo Poggioli ed Edoardo Russo, tra aneddoti dal set ed easter eggs


 






Carlo Poggioli :- Mi è stato di grandissimo aiuto l’incontro con Raffaello Piraino che, a Palermo, nella sua Casa Museo, conserva tanti abiti siciliani dell’aristocrazia dell'epoca. Abbiamo potuto ispirarci a quelle forme e colori, e vedere da vicino i ricami, favolosi. Oggi che rivedo le foto, i bozzetti e la quantità di costumi creati, mi chiedo come abbiamo fatto a realizzarli per davvero, sono sorprendenti.Abbiamo alleggerito seppur restando fedeli alle forme. Soprattutto nei balli vivono le leggerezze. Abbiamo realizzato sottogonne talmente leggiadre che i ballerini in scena volano. Ovviamente mantengono le forme a cerchio dell’epoca, ma non si nota la crinolina e, al posto delle stecche di metallo, abbiamo usato il rigilene, permettendo il movimento degli attori. Anche i corpetti sono rifiniti con rigilene e non con le stecche. Per le attrici è stata una dura lotta portarli ma erano fondamentali a loro per entrare nel personaggio. Ai tempi l’abito dava il comportamento e la postura, il corpetto serviva a modellare e a far stare in una certa posizione. Stesso ragionamento per gli uomini: le giacche dovevano essere strette in vita e attaccate alle spalle, gli stringi pancia dovevano rendere la postura eretta e aristocratica.




Edoardo Russo :-Il fatto di ragionare su costumi fatti per una serie tv, e non per un film, permette di avere una narrazione storica molto più ampia, con approfondimenti dal libro e qualche licenza nel copione. Questo ci è servito per raccontare il passare del tempo anche grazie ai tagli degli abiti, dettagli probabilmente non a tutti riconoscibili ma che, se si riconoscono, fanno la differenza. Per esempio i corpini appaiono inizialmente a punta, poi il taglio in vita si fa più dritto come dettava la moda. Altra cosa curiosa che abbiamo voluto fare è di raccontare l’usanza, tipica di quei tempi, di mettere due corpini diversi con la stessa gonna, essendo capi costosi.I bravi costumisti devono lavorare soprattutto sugli attori, enfatizzando e non punendo il loro incarnato. Ovviamente nel rispetto del discorso narrativo. Benedetta Porcaroli ha un sottotono più freddo, Deva Cassel invece più caldo; abbiamo scelto rispettivamente i blu e i rossi che, nel corso della serie, subiranno cambiamenti anche a servizio dell'evoluzione del personaggio.
...In più, per questioni narrative, abbiamo anticipato di poco i tempi; abbiamo snellito il rigore delle divise d'epoca giusto per strizzare l’occhio a un pubblico più contemporaneo, ma la forma e la costruzione sartoriale sono fedeli a quelle dei Garibaldini.

Kim Rossi Stuart è un uomo bellissimo, altissimo, qualsiasi cosa metta lo fa sembrare più affusolato, ha di natura una sua linea molto elegante. I tagli dei suoi vestiti sono in realtà storici ma anche qui abbiamo lavorato con tessuti più leggeri, usando meno imbottiture, rendendo i gilet meno strutturati, insomma snellendo la costruzione sartoriale. Ci piaceva un'eleganza non troppo ingessata su di lui, tra il raffinato e il grezzo, come è la sua personalità.


 Tratto dall'articolo di "VOGUE ITALIA" ©(TUTTI I DIRITTI RISERVATI ) 

https://www.vogue.it/article/il-gattopardo-netflix-serie-costumi-intervista



martedì 18 febbraio 2025

KIM ROSSI STUART legge IL GATTOPARDO

 

Per celebrare Il Gattopardo, uscito per Feltrinelli nel 1963, Netflix ha  chiesto a Kim Rossi Stuart, che interpreta  Don Fabrizio, il Principe di Salina, nella serie evento  Il Gattopardo, di leggere i brani più celebri del libro.

Il Gattopardo sarà disponibile su Netflix dal 5 marzo.


lunedì 17 febbraio 2025

"L' ex de ma vie " con Kim Rossi Stuart -2014 ...parliamone

 


Commedia francese di Dorothée Sebbagh, con Géraldine Nakache, Kim Rossi Stuart, Pascal Demolon, Sophie Cattani.

Questo film del 2014 ha (o avrebbe avuto) tutte le qualità di una commedia romantica, come confermano i due attori principali. Géraldine Nakache all'epoca un'attrice al suo secondo film, molto amata dalle nuove generazioni per lo spirito comico, allegro e la vivacità (e velocità! ) nel recitare. 

 Kim Rossi Stuart, in un'intervista,  ammise che era probabilmente il film più difficile che abbia mai realizzato "quando devi pensare al francese, alle espressioni, al ritmo, a tutto questo, non c'è molto tempo per lasciarsi andare".  E sappiamo che se Kim si trova davanti copioni un po' confusi, poco chiari dove i ruoli magari non vengono ben definiti...beh... dubbi ne ha e vorrebbe chiarirli.

Personalmente sono riuscita, a fatica, a trovare (comprandolo in web ) il film. L'ho trovato gradevole. E' tutto in francese, molto dinamico, a volte troppo (era questo che 'contestava' Kim... )










LA TRAMA

Ariane e Nino non sono mai stati una coppia tradizionale. Non si sono sposati con l'abito bianco ma in jeans e hanno vissuto felicemente in maniera poco convenzionale. Nino insegna in una piccola scuola elementare vicino Roma mentre Ariane gira il mondo come violinista fino a quando le loro differenze cominciano ad avere la meglio sull'amore. Due anni dopo, Ariane vuole sposarsi e trasferirsi in America con l'acclamato direttore d'orchestra Christen ma deve prima divorziare da Nino. Mentre in Italia per il divorzio occorrono cinque anni, in Francia servono solo otto giorni e ciò spinge Ariane a proporre a Nino di divorziare in Francia. Nino accetta ad una sola condizione: passeranno quella settimana a Parigi per vivere quel viaggio di nozze che non hanno mai avuto.















In breve, il film non ebbe molto successo. Pur essendo un genere dove Kim Rossi Stuart ha comunque dato spazio alla sua vena ironica, scherzosa e comunque appassionata. 

Certamente non è stato compreso... e (lo dico!) trovo abbastanza fuori luogo e poco professionale, da parte dell'attrice, anche a distanza di anni, ricordare (e riderne in programmi francesi), le piccole dispute -accadono su tutti i set!- avute col suo partner attoriale. 

Peccato! Perché il film è su Amazon Prime ma NON E' DISPONIBILE IN ITALIA...

QUI IL TRAILER 

domenica 16 febbraio 2025

Reel con Kim Rossi Stuart (omaggi...racconti... pezzi di vita da attore)

 


Notiamo che le persone spesso si soffermano sulle foto di personaggi famosi. Non per 'accontentare ' solo i gusti bensì perché attraverso un breve video o dei reel si sottolineano dei momenti, dei passaggi, delle evoluzioni, dei cambiamenti e, nel caso di Kim Rossi Stuart, mi fa piacere crearne qualcuno che 'non' sia solo un ricordo delle prime esperienze arcinote dove si apprezzava la sua bellezza... e altro meno. 

Gli affezionati sapranno del suo percorso. Altri potranno incuriososirsi. Lo scopo è sottolineare la sua versatilità e i pregi artistici ed umani.





sabato 15 febbraio 2025

Qualcosina in più su "Gli anni più belli" (2020) e Paolo /Kim Rossi Stuart

 

Il post che tratta questo film lo si trova a questo link di Gennaio https://kimrossistuartitalia.blogspot.com/2025/01/kim-rossi-stuart-e-la-sua-roma-ne-gli.html#more 

Paolo, il più sensibile e posato del trio d'inseparabili amici che la vita, e certe vicissitudini amorose, arriveranno a separare, per poi riunire. Il Paolo che da adolescente s'innamora di Gemma  che di lei rimarrà innamorato per tutta la vita, nonostante tutte le traversie del loro rapporto. Il Paolo che rimane al fianco della madre malata, e che aspetta testardo, attraversando faticosi anni di supplenze e di precariato, di diventare un professore di ruolo presso un importante liceo romano, coronando così il suo sogno d'insegnamento.

"Per i valori sociali che ci circondano forse potrebbe essere considerato un perdente," ha detto di lui Kim Rossi Stuart. "Ma il cuore di Paolo sta in quello che lui stesso dice in maniera molto esplicita, nella sua visione della vita possibilmente scevra da ogni vittimismo, nel suo non aver bisogno di andare alla ricerca esasperata di riconoscimenti da parte degli altri per raggiungere il traguardo di un'esistenza piena, e bella."

UNA DELLE SCENE  più belle ( il tempo e la costanza ripagano...)

QUI uno stralcio dell'ospitata del cast da Fazio.Precedentemente erano stati a Sanremo e cantarono "Tu come stai" di Baglioni. Ognuno fece un assolo della canzone... Kim Rossi Stuart no e , ospite , poi, da Fazio, alla domanda "quali sono gli anni più belli "  'SI VENDICA' 😊




mercoledì 12 febbraio 2025

Nuova clip per "Il Gattopardo, la serie" su Netflix con Kim Rossi Stuart




 








C'è fervore per l'arrivo su NETFLIX de "IL GATTOPARDO"-la serie, in 6 episodi, in partenza il 5 MARZO!

Qui una clip appena uscita

QUI un reel che ho montato e trovate anche nella Pagina Facebook del Blog https://www.facebook.com/KRossiStuart/




lunedì 10 febbraio 2025

Dalla Pagina Facebook, ancella di questo Sito-Blog, sempre in omaggio a Kim Rossi Stuart. Lucia Batassa in "Questione di cuore"



 Ho appena letto una bellissima intervista ad un'attrice che sempre mi ha interessato, Lucia Batassa (Insignita del “Premio Vincenzo Crocitti International -Vince Award” XII Edizione 2024)  

E c'è un passaggio che mi ha colpito. L'intervistatore è Francesco Fiumarella, innegabile conoscitore delle arti dello spettacolo 

"FRANCESCO FIUMARELLA:Qual è il complimento più bello che hai ricevuto per la tua recitazione? 

LUCIA BATASSA:Nel film Questione di cuore dell’Archibugi ero la mamma di Kim Rossi Stuart, finita  la scena molto triste e forte, in cui lui mi consegna il suo testamento perché consapevole che presto sarebbe morto, Kim mi ha detto “grazie mamma Lucia i tuoi occhi mi hanno molto aiutato”. 

QUI il video

venerdì 7 febbraio 2025

...perché Kim Rossi Stuart non lascia nulla al caso, quando interpreta un personaggio ...

 Da questo stralcio che ho evidenziato e ritagliato, credo si evinca la serietà, l'impegno e la coscienza con cui #KimRossiStuart si è immerso nell'interpretazione del Principe di Salina ...👏👍👌💪 #IlGattopardo #netflix #LaSerie


Articolo dal Venerdi di Repubblica su "Il Gattopardo-La Serie" con Kim Rossi Stuart

PER CHI NON HA FATTO IN TEMPO AD ACQUISTARE IL GIORNALE ...
(per leggere bene, si possono salvare le foto e ingrandirle sui dispositivi ) 






 

giovedì 6 febbraio 2025

Kim Rossi Stuart e...le interviste !

 


Da attore e personaggio pubblico, va da sé che Kim, come suoi colleghi, almeno per promozionare un lavoro, deve rilasciare interviste. Tuttavia (e non accade solo a lui) se l'interlocutore pone domande trite e ritrite o personali, si nota un certo imbarazzo di chi viene intervistato e la voglia di 'chiudere' al più presto. E' umano. E sacrosanto.

Invece ci sono situazioni in cui Kim è assolutamente rilassato e partecipe , anche brillante e gioviale : è a proprio agio. 

Qui uno stralcio del 2022 dalla brava Serena Bortone in occasione dell'uscita del film BRADO  di cui ho trattato in questo post https://kimrossistuartitalia.blogspot.com/2025/01/bradogeniale-regia-di-kim-rossi-stuart.html



sabato 1 febbraio 2025

Tempo di REELS per Kim Rossi Stuart (divagazioni...)


 

Ultimamente vanno molto i video brevi e i Reels .Personalmente preferisco un buon post di contenuti, una bella intervista lunga, belle foto di scena...

PERO' qualche Reel l'ho 'creato' . Ovviamente non solo come carrellata di foto ma dove è sottesa una 'storia' 

Qui è per approcciarci al mondo di Kim, semplicemente 


Qui torno a uno dei film più intensi e drammatici e bene interpretati , CUORE CATTIVO di cui ho trattato nel post a QUESTO LINK 👇


E QUI il reel con foto di rodaggio di  TOMMASO , film da vedere e rivedere perché , svolgendosi su più prospettive, è sicuramente fuori da molte regole drammaturgiche e registiche. E poi, mi diverte non poco! 
Ne ho trattato in questo post 👇
https://kimrossistuartitalia.blogspot.com/2024/12/il-tommaso-di-kim-rossi-stuart-il.html








Quando si dice un attore "perfetto per quel ruolo": Kim Rossi Stuart in "Cosa sarà" di Francesco Bruni

  Se mi piace un film, lo guardo fino allo..sfinimento! Certo... perché c'è sempre qualche dettaglio che può essere sfuggito, un dialogo...