Nel 2004 fu trasmessa su Canale 5 la miniserie "Il tunnel della libertà" ( di cui parlerò in un altro post).
Mi interessa, invece, questo ritorno secondo me alla grande, in quattro serate evento su Rai1 dall’ 8 maggio 2017, con Kim Rossi Stuart protagonista di "Maltese Il Romanzo del Commissario"
Aspettavo da tempo Kim in Tv, ben sapendo le sue lunghe pause da questo mezzo ...Ma proprio il fatto di puntare su un cast di bravi attori non inflazionati, ha dato i suoi frutti. Li ho visti tutti incarnare perfettamente i propri personaggi, quasi confondendosi con essi. In particolare è il protagonista Kim Rossi Stuart a riuscirci, risultando credibile e catturando il pubblico grazie ad un magnetismo non abusato.
Si parte dalla realtà “storica” della Trapani anni 70 e si innesta il racconto della ricerca di giustizia dell’indomito commissario Maltese, ricacciato quasi a forza nella dura realtà dalla quale, ventenne, aveva preferito allontanarsi a causa di gravi problemi familiari. L'arrivo a Trapani è visto come un qualcosa che destabilizza alcuni personaggi che solo alla fine sveleranno la loro identità ma il commissario ha un fare deciso e determinato.
Ancora di più quando ammazzano il suo più caro amico-e collega- e la promessa sposa, sotto i suoi occhi. Emotivamente coinvolto, riuscirà però a distaccarsi durante le indagini, questo distacco coinvolge lo spettatore,lo porta per mano in un mondo violento ed ingiusto, a stretto contatto con omicidi e sparatorie che però non creano un clima respingente: Maltese non è uno “sbirro” duro, è un uomo dolce, che non deve combattere con i sottoposti e che ritrova parti del suo passato nel percorso che intraprende, mischiandosi alla nuova realtà e diventandone parte.
Un evento tragico,quindi, lo indurrà a prendere le redini della questura di Trapani e a indagare sull’accaduto. Sarà anche l’occasione per fare luce sul passato del padre, perché forse, anche dietro alla sua morte, c’è la mano della piovra. Siamo nel 1976 e parlare di mafia è come un po’ parlare di fantasmi. Ad affiancare Maltese nella sua spasmodica ricerca della verità cìè una squadra di poliziotti, la fotografa Elisa Ripstein (Rike Schmid), che si rifà alla figura di Letizia Battaglia, e il giornalista Mauro Licata (Franscesco Scianna).
"Con il produttore Carlo degli Esposti, che mi ha proposto questo ritorno, cominciammo a parlare del progetto.Nel frattempo è uscito il mio secondo film da regista . Quando ci siamo rivisti, due anni dopo, mi ha dato questa sceneggiatura. Avevo immaginato di affrontare il set televisivo come un qualcosa di più soft , ma dopo aver letto il testo ho capito che non era possibile. Avevo per le mani un personaggio disposto a sacrificare la propria esistenza, non per narcisismo, ma per una sorta di vocazione, una spinta misteriosa.Ho fatto una ricerca su quel periodo e mi sono reso conto di quanto, in maniera superficiale, avessi conosciuto gli eroi nazionali del nostro recente passato. Ho studiato la vita di diversi protagonisti dell’epoca, Mi sono soffermato sul sorriso di Falcone, sulla sigaretta di Borsellino. Maltese lo vedevo molto affine al commissario Ninni Cassarà, una figura straordinaria, sofisticata, riflessiva e colta, che amava anche l’azione partecipando in prima persona ai blitz, come un vero detective.Mentre leggevo la sua enorme e tragica storia non ho potuto fare a meno di entrarci con tutti i panni e dare a Maltese un po' della forza di Cassarà. Ecco, quando interpreti personaggi che hanno dedicato la propria vita, non per orgoglio, al senso civico e di giustizia, credo non esista qualcosa di più nobile per un attore".
(Ninni Cassarà)È molto bravo Kim Rossi Stuart a sagomare il commissario Dario Maltese, una figura forte e integerrima, al tempo stesso profondamente umana e fragile, soprattutto per il vissuto personale, per quel che riguarda in particolare il rapporto con il padre o la tenerezza mostrata con la figlia Noa (Cloe Romagnoli). E gli elementi sentimentali non rompono la tensione del romanzo, anzi fanno da collante mostrando tutta la grande umanità di questo testardo, riflessivo, silenzioso poliziotto.
"Ho inseguito l’idea di fare un mestiere che avesse una funzione sociale ed etica. -dice Kim in un'intervista- Ho scelto una comunicazione sincera, necessaria e autentica, evitando narcisismi e autocompiacimenti. Anche in personaggi come Vallanzasca o il Freddo, dal lato oscuro più pronunciato, è sempre stato fondamentale per me che, nella loro parabola esistenziale, passassero attraverso una presa di coscienza e si facessero carico delle miserie di cui avevano fatto parte."
Da parte nostra, Kim...CHAPEAU!
IMPORTANTE! SI PUO' RIVEDERE SU "RAY PLAY" a questo link https://www.raiplay.it/programmi/maltese-ilromanzodelcommissario
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