2019. Tra le mani ho il libro di Kim Rossi Stuart Le Guarigioni uscito una ventina di giorni prima .
Il titolo mi attrae e mi fa pensare ad un percorso bello e risolutivo. In genere lo attribuiamo comunemente allo star bene, dopo una malattia.
Poi osservo la copertina. Mi piacciono i contrasti del verde acquamarina, il rosso, il nero. Vedere questo bacio, per me che sono in fondo una romantica, mi prende molto. Lo interpreto come un bacio d'amore , di salvezza, anche, di riconciliazione (intanto non ho ancora letto il libro..) E l'acqua? questo mare che avvolge le due figure e non si vede traccia di orizzonte? L'acqua sarà un elemento simbolico, penso; l'acqua è come pulirsi da qualcosa, immergersi per risalire, respirare, liberarsi.
E poi mi immergo io nella lettura. E lo faccio quasi ipnotizzata perché mi accorgo che già dal primo racconto, vi sono elementi di disagio, di rabbia, momenti verbalmente 'forti' e situazioni travolgenti. Kim... mi fai paura! Che succede? Ma procedo. In un giorno completo la lettura.
Uff che bel libro! E che intensità quella dei personaggi. Strani, buffi, contraddittori, testardi e alla ricerca di soluzioni. Di 'guarigioni', appunto. Magari non risolvono del tutto i drammi interiori ma li esaminano, li attraversano e da lì nascono nuove cose. La rinascita non sempre implica una ritrovata pace con sé stessi, a volte nasce dal dovere abbandonare in maniera cruenta una parte del proprio sé. È il processo di rigenerazione.
Comunque sia la guarigione conduce a un cambiamento che non è apparente ma si evince dalle considerazioni finali contenute in ciascun racconto. I cinque protagonisti dei racconti lottano con sé stessi, ma soprattutto con gli ‘altri’. Partendo dai vari ‘microcosmi’ per giungere al ‘macrocosmo', a qualcosa di più universale, ’ l’altro si incarna di volta in volta nella figura paterna (e materna), nel partner, nella famiglia, fino a comprendere l’intera umanità dell’ultimo fantascientifico racconto.
Tra momenti di angoscia e di alienazione, alternati a divertimento e riflessione mi sono chiesta se davvero l’essere umano è così in crisi...Ebbene sì ma non superare la crisi, nascondersi dietro un dito, fingere di non soffrire serve a poco. Dunque, avviamoci a piccole guarigioni, ogni giorno, suggerisce Kim, consapevoli della presenza del Male ma anche di una forza più potente che è l'Amore.
Tra i racconti c'è la 'scrittura' di quello che diventò il film "Tommaso". "La lotta" , il primo racconto è diventato "Brado"- 2022 -, terzo lavoro da regista di Kim Rossi Stuart, storia di un padre dal carattere volubile e di un figlio silenzioso che lasciano la città per aprire un maneggio tra il fango e la solitudine della campagna, in un difficile percorso a ostacoli per ricostruire l'amore e la vicinanza che avevano perduto.
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