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lunedì 8 dicembre 2025

Kim Rossi Stuart in Ungheria per la rassegna cinematografica “Viaggio in Italia 2025/2026” organizzata dall' 'Istituto Italiano di Cultura Budapest

 Dalle Pagine social dell'Istituto Italiano di Cultura Budapest giunge notizia della presenza di Kim Rossi Stuart , il 15 Dicembre, per la rassegna  Viaggio in Italia 2025/2026”, alle ore 19:00, presso il cinema Uránia Nemzeti Filmszínház

Presenterà il film "Brado" del 2022 



"Alla presenza di un ospite di eccezione, l’attore, regista e sceneggiatore KIM ROSSI STUART – senza dubbio una delle più grandi stelle del cinema italiano di oggi - si inaugura lunedì 15 dicembre, alle ore 19:00, presso il cinema Uránia Nemzeti Filmszínház, la rassegna “Viaggio in Italia 2025/2026”. 

Kim Rossi Stuart presenterà il suo film “BRADO” (2022), da lui diretto, interpretato e scritto (insieme allo sceneggiatore Massimo Gaudioso), e dialogherà con il pubblico al termine della proiezione. 



Kim Rossi Stuart è stato interprete di alcuni film indimenticabili quali ”Pinocchio” (2002) di Roberto Benigni,  ”Romanzo Criminale” (Bűnügyi regény - 2005) e „Vallanzasca” (2010) di Michele Placido, ”Piano solo” (2007) di Riccardo Milani, ”Questione di cuore” (2009) di Francesca Archibugi, “Gli anni più belli” (A legszebb évek - 2020) di Gabriele Muccino e “Cosa sarà” (Vajon mi lesz - 2020) di Francesco Bruni, e anche di alcune serie e miniserie “cult” come “Fantaghirò” (1991, 1992, 1993) di Lamberto Bava,  “Uno bianca” (2001) di Michele Soavi, “Il tunnel della libertà” (2004) di Enzo Monteleone (girata a Budapest), “Maltese, il romanzo del Commissario” (2017) ed “Everybody Loves Diamonds” (2023) entrambe dirette da Giancluca Maria Tavarelli; e infine la nuova versione de “Il Gattopardo” (A párduc - 2025) prodotta da Netflix, nella quale interpreta il Principe di Salina. Prima di “Brado” ha diretto altri 2 film: “Anche libero va bene” (Kispálya – 2005) e “Tommaso (2016).




Già nel 2022 , nella stessa manifestazione, fu presentato, accolto con entusiasmo, il film "Gli anni più belli" del regista Gabriele Muccino. (in quell'occasione Kim non era presente) 




lunedì 1 dicembre 2025

Anticipazione! Kim Rossi Stuart torna come regista, sceneggiatore e attore nelle vesti di Tommaso Maestrelli, storica figura del calcio

 



Riporto dal sito https://www.badtaste.it/articoli/kim-rossi-stuart-diventa-tommaso-maestrelli-il-film-sulleroe-partigiano-che-porto-lo-scudetto-alla-lazio

Ha scelto un grande personaggio del calcio italiano Kim Rossi Stuart per la sua quarta regia. L'attore e regista, infatti, si calerà nei panni di Tommaso Maestrelli, l'allenatore che guidò la Lazio alla conquista del primo scudetto nella stagione 1973-1974, in un biopic che promette di raccontare molto più di una semplice vicenda calcistica.



L'annuncio è arrivato ieri, 1° Dicembre,  dall'amministratore delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco durante la presentazione del listino 2026. Il progetto vede Rossi Stuart impegnato su tre fronti: oltre a dirigere il film, ne curerà la sceneggiatura e interpreterà il ruolo principale. Quella di Tommaso Maestrelli è una figura che rappresenta un capitolo straordinario dello sport e della storia. Prima di diventare allenatore, infatti, Maestrelli visse sulla propria pelle gli orrori della Seconda Guerra Mondiale.

Pisano, classe '22, nel 1941, all'età di appena 19 anni, venne arruolato nella Divisione Ferrara, di stanza in Montenegro. La sua vita cambiò radicalmente dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943, quando fu catturato dalle forze tedesche e condotto in un campo di prigionia nei pressi di Belgrado. Da quella situazione Maestrelli riuscì a fuggire dimostrando il coraggio e la determinazione che lo avrebbero contraddistinto per tutta la vita.

Dopo la fuga, Tommaso Maestrelli si unì alla lotta partigiana entrando nella Brigata Garibaldi, dove assunse un ruolo di comando nelle operazioni per la liberazione di Belgrado. Questa esperienza formativa segnò profondamente il carattere dell'uomo che, anni dopo, avrebbe trasmesso i suoi valori di disciplina, lealtà e spirito di squadra ai giocatori della Lazio. Un gruppo di campioni assoluti che si distinse, però, anche per le intemperanze fuori dal rettangolo di gioco, dalle liti furibonde negli spogliatoi all'amore per le armi e gli sport estremi. Solo Maestrelli fu capace di domarli, con intelligenza e affetto.

La carriera calcistica di Maestrelli come giocatore lo portò a militare in diverse squadre italiane. Apprezzato centrocampista, vestì le maglie di Lucchese, Bari, Reggina e Foggia prima di approdare alla Lazio, dove allenò per cinque stagioni dal 1971 al 1976. Fu proprio con i biancocelesti che raggiunse il suo apice come allenatore, conquistando il primo scudetto della storia laziale.

Maestrelli morì il 2 dicembre del 1976 dopo una lunga malattia, circondato dall'amore dei suoi giocatori, due dei quali, Giorgio Chinaglia e Pino Wilson, sono tumulati nella tomba della famiglia Maestrelli.



Kim Rossi Stuart non si limiterà a celebrare i meriti sportivi di Maestrelli, ma racconterà la complessità di un'esistenza segnata da eventi drammatici e trionfi sportivi e raccontare il contesto sociale di un'Italia in trasformazione dal Dopoguerra agli anni '70. Un biopic a tutto tondo, insomma, che rappresenterà per Kim Rossi Stuart una grande sfida.

martedì 25 novembre 2025

Articolo/recensione su Afragola Film Festival: tra i premiati, Kim Rossi Stuart



 AFRAGOLA FILM FESTIVALAl di là della visione’: un festival polisegnico/simultaneo

di Anna Maffei





L’Afragola Film Festival 2025, giunto alla sua quinta edizione, e conclusosi Sabato 22 Novembre con la Serata di Gala, si è affermato come un punto di riferimento culturale in Campania, distinguendosi per il suo approccio tematico e la qualità degli ospiti.

“Al di là della visione”, un titolo molto pregnante. Il festival si caratterizza come un Festival Internazionale di Architettura e Design, unico nel suo genere, che esplora il ricco e complesso rapporto tra il cinema, l’architettura e l’urbanistica, in particolare quella delle periferie.

L’edizione 2025 ha messo in luce come lo spazio fisico (urbano, suburbano o periferico) non sia un semplice contenitore asettico, ma un vero e proprio “attore attivo” che plasma e definisce le storie e la psicologia dei personaggi. Nato come una sfida per portare la cultura nelle periferie a Nord di Napoli, il festival mira a innescare un confronto creativo e a valorizzare le realtà urbanistiche eterogenee del territorio, come il Rione Salicelle e la moderna stazione ferroviaria progettata da Zaha Hadid.

Il festival ha mostrato una forte attenzione alle nuove generazioni, includendo concorsi per studenti e istituendo una borsa di studio universitaria per sostenere un percorso formativo nel settore.

L’edizione 2025 ha vantato un parterre di ospiti di rilievo del cinema italiano, che hanno animato incontri e dibattiti con il pubblico, in particolare al Teatro Cinema Gelsomino.

Tra i volti noti che hanno partecipato: Claudio Amendola,Margherita Buy,Kim Rossi Stuart,Anna Foglietta,Marco Risi (regista), che ha presentato il suo film “Fortapàsc”, dedicato al giornalista Giancarlo Siani, Beatrice Barison (giovane pianista e attrice) Edgardo Pistone (giovane regista), insignito del Premio D’Alatri 2025, un riconoscimento dedicato alla memoria del grande amico del festival, Alessandro D’Alatri.

La presenza di queste personalità ha offerto al pubblico un’occasione preziosa di confronto umano e professionale, ed ha contribuito a elevare il profilo del festival creando un’atmosfera di spontaneità e carisma.

Interessanti le interviste sul palco curate dal noto regista, giornalista e documentarista Fabrizio Corallo e dal Direttore artistico del Festival Valerio Caprara critico cinematografico del quotidiano “Il Mattino” , cinefilo e ottimo recensore.


Il primo intervistato (che come gli altri ha ricevuto il Premio “Al di là della visione” ) è stato Kim Rossi Stuart. L’attore ha confermato la sua affezione per Napoli , città in cui si è esibito, da giovane , in molti teatri , dove ha girato una fiction con Massimo Ranieri e dove (parole sue) viene allo stadio, da romanista , rigorosamente in curva. Sono stati ricordati i suoi film da regista, Anche libero va bene -2005, Tommaso-2016, Brado-2022. L’artista ha quindi confermato che sta scrivendo con altri sceneggiatori un altro film su cui, per ora, c’è ancora riserbo; presto, però, inizierà un casting sotto traccia. Alle domande sulle serie, il cinema, i suoi ruoli ha evidenziato che nel suo approccio ai personaggi, come per Vallanzasca e il Freddo, la sua priorità è sempre stata quella di esplorare la psicologia complessa e le contraddizioni umane, evitando di cadere nell’esaltazione del gesto criminale fine a se stesso. Per lui, il valore sta nell’indagare perché una persona compie certe scelte, non solo nel mostrarle in azione. Kim Rossi Stuart propende per un cinema e una serialità che abbiano uno sguardo autoriale, capace di guidare lo spettatore a una riflessione, piuttosto che a una semplice fascinazione . La frase che racchiude la sua visione da interprete è significativa : “Io ho sempre bisogno di cercare di costruirmi un rapporto particolare con i personaggi , far sì che mi trascinino in un meccanismo come dire non routinario , devo sempre raschiare il barile alla ricerca di qualcosa che magari non c’è ma  ho un urgente bisogno di fare queste evoluzioni per me stesso “.

L’incontro con Amendola, oltre ad aneddoti sugli inizi della carriera, i consigli del padre e il’vero’ cinema iniziato con Steno, conferma la necessità che il cinema parli della periferia,delle periferie del mondo e non solo il cinema italiano. Conferma di aver fatto molti film in cui si parlava degli ultimi, tematica che lo ha sempre interessato e gratificato. E, poiché tanto pubblico attende il ritorno de ‘I Cesaroni’, garantisce un racconto onesto e in linea con quanto lasciato in precedenza.

Anna Foglietta , figlia di madre napoletana, Napoli ce l’ha proprio nel sangue ed è una città che conosce molto bene ,anche in provincia, avendo girato molti film in zona . Il discorso si sofferma, poi, sulla ‘salute’ del cinema. È un momento molto complesso, perché il cinema si fa anche e soprattutto con delle politiche ad hoc, con i soldi stanziati a favore dell’arte e questo momento di stallo costringe le maestranze, purtroppo, a stare a casa. Nell’ambito puramente artistico, Foglietta, proprio per il quadro attuale, si augura delle sterzate interessanti.

Margherita Buy , contenta di essere anche in compagnia di persone che le piacciono molto, che stima, (i colleghi , nello specifico) a Napoli ha girato , negli anni, molte volte. L’ultimo , durante il lockdown totale, con Alessandro Gassmann, e ne è venuto fuori un film bellissimo. Ed era una dimensione completamente diversa, perché comunque non c’era nessuno. Con il suo garbo e l’ aria sognante, simpatiche battute, ha catturato la platea.

(foto copyright Luigi Buonincontro)

All’interno del festival è stato presentato il libro “Cinema è Donna – 100 film sull’universo femminile”, di Ignazio Senatore pubblicato da Gabbianella Edizioni con prefazione di Salvatore De Chiara. Un progetto che intreccia cultura, sensibilità e uno sguardo attento al mondo femminile attraverso la potenza del linguaggio cinematografico.

Complimenti a tutta la squadra degli organizzatori : Gabbianella club events-Teatro Gelsomino di Gabbianella club events-Gianluigi Osteri-Sebastiano Paciello- Monica Brancaccio – Luigi Buonincontro, fotografo ufficiale dell’evento.


martedì 18 novembre 2025

Kim Rossi Stuart all' "Afragola Film Festival 2025", Premio "Al di là della visione"

 Afragola Film Festival 2025: Il Grande Cinema Incontra la Campania, con una stella d'Eccezione: Kim Rossi Stuart

di Anna Maffei

L'atmosfera si fa elettrica ad Afragola! La quinta edizione dell'Afragola Film Festival è ufficialmente iniziata, portando nella città campana il meglio del cinema italiano e un parterre di ospiti che fa sognare gli appassionati. Tra i nomi importanti di quest'anno che illumineranno il Teatro Cinema Gelsomino, spicca una presenza che farà felici coloro che seguono  la sua carriera da decenni: quella di Kim Rossi Stuart.



Un Festival tra Cinema, Architettura e Passione

Dal 18 al 22 novembre 2025, l'Afragola Film Festival (intitolato quest'anno "Al di là della visione") si conferma un appuntamento unico nel suo genere, capace di intrecciare la settima arte con l'architettura e il design, sotto la direzione artistica di Valerio Caprara. Collaborano  al progetto Teatro Gelsomino di Gabbianella club events , Gabbianella club events  . Un mix affascinante che offre spunti di riflessione e dialogo, trasformando la città in un vero e proprio polo culturale.


Attore e regista tra i più apprezzati del panorama italiano, Kim Rossi Stuart ha un "registro attoriale "  tutto suo, riconoscibile, differente. Attraverso un personaggio, un dialogo, uno sguardo,  riesce a toccare corde profonde, quelle che parlano di fragilità, di ricerca, di autenticità. I suoi film non si limitano a intrattenere: invitano a pensare, a sentire, a guardarsi dentro. E ciò sia in film di altri, sia nei suoi da regista. 

La sua presenza ad Afragola sarà un'occasione  per ascoltare direttamente dalla sua voce aneddoti, riflessioni sul mestiere dell'attore e magari qualche anticipazione sui suoi progetti futuri.

L'appuntamento clou con il grande cinema italiano si terrà sabato 22 novembre 2025 alle ore 18:00, durante la Serata di Gala che chiuderà la quinta edizione del festival. Sarà in questa occasione che verranno conferiti i premi "Al di là della visione"  e che gli ospiti d'onore  saranno i protagonisti indiscussi.

Oltre a  Kim Rossi Stuart  , il festival accoglierà altri volti noti come Claudio Amendola, Margherita Buy, Anna Foglietta e il regista Marco Risi, a testimonianza dell'alto profilo raggiunto dalla manifestazione campana.


Segnatevi la data! Sabato 22 novembre il Teatro Cinema Gelsomino (Gianluigi Osteri

Manager e Gestore del Teatro) accoglierà chi vorrà presenziare a questo evento. 

Per maggiori dettagli e per le prenotazioni,  rimando ai canali ufficiali dell'Afragola Film Festival:    afragolafilmfestival.it https://www.facebook.com/afragolafilmfestival

PER APPROFONDIMENTI  su Kim Rossi Stuart sulla carriera, tutti i suoi lavori al cinema, in teatro e in TV , due spazi amatoriali (l'attore 'non' ha social personali ): 

Il Blog in rete  "KIM ROSSI STUART: L'ARTE DI SCRUTARE L'ANIMA" https://kimrossistuartitalia.blogspot.com/

La Pagina Facebook   KIM ROSSI STUART-Blog amatoriale  https://www.facebook.com/KRossiStuart/

venerdì 7 novembre 2025

Kim Rossi Stuart visto da Mario Sesti : gli occhi di un critico che 'sa' di cinema

 Ritengo che essere critici (cinematografici, nelllo specifico) necessiti di una serie di caratteristiche che spesso non ritrovo, leggendo qua e là, e soprattutto in questi ultimi tempi. Già la parola "critica"  rimanda a quella di "giudizio" . E giudicare è senz'altro difficile, in ogni ambito. Più  di tutto, oltre le competenze tecniche, la passione per la scrittura, lo studio che deriva dalla visione di film di vario genere, credo che fondamentale sia  non sentirsi superiori al film o all'opera che si sta analizzando, ma trattarla con rispetto e serietà. 




Ecco, queste caratteristiche le ho trovate in due recensioni/ riflessioni di Mario Sesti  su due film con  Kim Rossi Stuart : "Anche libero va bene" e "Anni felici"



Ne riporto qui degli stralci :

 "Buona parte della potente forza di attrazione ed empatia del film  Anche libero va bene  sta nel fatto che il bambino protagonista ha una percezione della realtà così intensa che gli è impossibile schivare la formidabile serie di problemi che la vita gli lancia contro. Come tutti i migliori film sull’infanzia (De Sica docet), la relazione Padre/figlio, si rovescia: è il bambino, nel compiersi del film, che diventa protettivo nei confronti del padre (ovvero, direbbe Joyce: padre del proprio padre).

 Questo rovesciamento è allo stesso tempo così misterioso e toccante che nulla, oltre il film, è in grado di spiegarlo meglio.  E’ il bambino che sopporta e resiste: benchè sia il più innocente. Rileggendo le recensioni, tutte buone, che il film ha avuto, si scopre che ciò che viene sottolineato, soprattutto, è il legame edipico (la storia di due uomini innamorati della stessa donna) o la vulnerabilità dell’infanzia.

 In realtà la sorprendente sensibilità di tutta l’opera sta nel rendere così intimi per lo spettatore due tratti che chiunque abbia avuto un infanzia, conosce bene: la sua solitudine (che è anche un mondo di libertà e scoperta: che il protagonista abita a cielo aperto, sopra i tetti, senza che alcun adulto lo sappia) e la forza incredibile dell’infanzia, di affrontare ogni svantaggio senza avere alcuna delle reti di protezione (materiali e psichiche) degli adulti.

 Alessandro (Tommaso) , nel film, è sempre un metro avanti agli altri. E il primo a porre il problema dei problemi (“E se poi se ne va via un’altra volta?”), il primo ad accorgersi che si è verificato, l’unico capace di entrare in soccorso del padre. Sopporta e resiste.

 Ora, io credo che nel film di Kim Rossi Stuart ci sia un talento all’opera così evidente da farne il miglior esordio degli ultimi anni (insieme a Miele della Golino).  Credo che abbia, come pochi film italiani, una capacità di frugare nella fobia più profonda della nostra cultura (l’unità della famiglia) come solo altri grandissimi film italiani hanno saputo fare (due esempi fra tutti: Rocco e i suoi fratelli e Il ferroviere) in modo tale da scuoterci (commuoverci e spaventarci, allo stesso tempo) come soltanto il vero cinema riesce a fare. Credo anche che il film possieda capacità di concentrazione drammatica e narrativa, una qualità di interpretazione così pericolosa, una regia tanto semplice quanto impeccabilmente efficace, che  basterebbero da sole a giustificarne la scelta.

 Ma ciò che amo soprattutto, nel film, è questa idea di cinema, così vicina al cinema, da raccontare il punto di vista dei più deboli mostrandone la forza. Non so se si possa definire una sorta di  risarcimento. Ma è qualcosa che appartiene alla sfera della giustizia, della bellezza del bene, dell’empatia che ci aiuta a cercare di continuare a rimanere umani (c’è qualcuno, oggi, che pensa di non averne bisogno?). Non sono categorie estetiche, ma io penso che appartengano al cinema come il dettaglio di uno sguardo allarmato, la panoramica sullo skyline di New York ed un controluce sulla nebbia." (Mario Sesti da Facebook, 14 marzo 2018)

Festa del cinema  2015: singolare sezione dedicata a "I film della Vita" . Mario Sesti sceglie "Anche libero va bene " - Il video: 


E qui, un articolo uscito su "Uffpost" nel 2013 

Ma quanto è bravo Kim Rossi Stuart?

Se dico questo ad una donna, comincia a guardarmi con aria di compassione, come a dire: "Bravo??". Sembra infatti che Kim Rossi Stuart, ancor prima di essere un attore dal talento indecifrabile e misterioso - ha anche diretto forse il più bell'esordio italiano da molti anni a questa parte, Anche libero va bene - sia di una bellezza esagerata.

Avere a che fare con essa, fa parte della sua intelligenza di interprete. Gli attori troppo belli, infatti, devono innanzitutto dimostrare di non essere capitati davanti alla macchina da presa per quello, e allo stesso tempo evitare di entrare in competizione con la propria bellezza [...] Devono, insomma, apparire un po' inconsapevoli di sè, come se fossero gli unici a non saperlo, quanto sono belli: "Chi, io??". Ecco, Kim Rossi Stuart è bravissimo proprio in questo "Chi, io??". 
Un mio amico che non si occupa di cinema (e che è più intelligente di me) dice che un grande attore si misura dalla quantità di espressioni diverse di stupore di cui è capace. [...]. 
In Anni felici, il bel film di Daniele Luchetti in uscita nelle sale, Kim Rossi Stuart è un artista d'avanguardia degli anni '70 che deve fronteggiare la scoperta che una moglie appassionata, Micaela Ramazzotti, in possesso della stessa libertà che a lui spetta di diritto, può innamorarsi di un'altra donna.
Attraversa la vita, e il film, in uno stato di costante incapacità di fronteggiarla (un critico d'arte spietato, una compagna che cresce, una creatività che lo travolge). Hai quasi l'impressione che reciti con la capacità di dilatazione della pupilla, con la mobilità della mascella o delle palpebre, con il fremito delle basette generose che presidiano la barba incolta - Luchetti sta a distanza microscopica con la sua cinepresa: è un film "in costume" molto interessante proprio perché ricostruisce un decennio del passato non attraverso scenografie e costumi, ma attraverso sguardi, sentimenti, conflitti tipici del vissuto di quel mondo.

Kim Rossi Stuart è bravissimo a simulare di non saper simulare (quando mente alla moglie sull'esito di una performance) ma anche quando fa scorrere sul suo volto un precipizio di pensieri ignoti quando la moglie gli fa confessare tutti i tradimenti (come dice il poeta, tutto ciò che ho di più segreto passa su questo volto) o quando fissa i propri figli in preda ad una disperazione di cui non può parlare loro. Un attore del genere è importante quanto un romanziere o un pittore (e ci sembra di vederlo ad una frase del genere: "Chi, io??").

Detto questo, il film ha una sua musicalità densa, impalpabile, dolente e ininterrotta - è anche la storia di un amore lesbico raccontata senza scandalo o provocazione - e possiede una modulazione tenue e avvolgente di tenerezza e di collera cui il regista del Portaborse e della Nostra vita ha consegnato un diario personale e segreto. 
L'espediente romanzesco del punto di vista (gli occhi di un bambino) consente una messa a fuoco ancor più tagliente, nitida e spietata dello smarrimento degli adulti cui tocca perennemente fingere un controllo delle cose che nessuno possiede.  (Mario Sesti

Lo vediamo da questo montaggio video


venerdì 31 ottobre 2025

Buon Compleanno, Kim Rossi Stuart !


💖 Buon compleanno, Kim

Oggi celebriamo non solo l’artista, ma la persona: discreta, profonda, coerente. Un attore che ha saputo crescere insieme al suo pubblico, trasformandosi senza mai perdere la sua essenza.

Che il nuovo anno di vita ti porti altre storie da raccontare, nuovi personaggi da amare e la stessa passione che ci emoziona da sempre.

 “Quando un artista ti parla da lontano”

C’è una sottile ma fondamentale differenza tra il fanatismo e l’ammirazione autentica. Il fanatismo brucia, pretende, possiede. L’ammirazione, invece, illumina: è un legame silenzioso, un dialogo a distanza che non ha bisogno di clamore. Ancora di più se si tratta di Kim Rossi Stuart

Ammirarlo non significa seguirlo come un idolo o inseguire ogni sua apparizione pubblica. Significa piuttosto entrare in risonanza con il suo modo di esistere nell’arte: sobrio, intenso, onesto. 

Conoscere i suoi film, le sue interpretazioni, i progetti teatrali non è un atto di devozione, ma un percorso di scoperta. Ogni opera è un tassello che racconta un frammento dell’animo umano, e nel riconoscerlo, spesso si finisce per riconoscere anche se stessi.

C’è qualcosa di alchemico nel rapporto che può nascere a distanza tra artista e spettatore. Attraverso un personaggio, un dialogo, uno sguardo, Kim Rossi Stuart riesce a toccare corde profonde, quelle che parlano di fragilità, di ricerca, di autenticità. I suoi film non si limitano a intrattenere: invitano a pensare, a sentire, a guardarsi dentro.

Forse è proprio questo il senso più vero dell’ammirazione: non l’imitazione, ma la gratitudine. Quando un artista riesce, con la sua sensibilità, a illuminare parti di noi che non sapevamo di avere, si crea una connessione invisibile, fatta di empatia e riconoscimento.

Anna Maffei



mercoledì 22 ottobre 2025

Articolo su Kim Rossi Stuart dal sito "Medium"

 


Kim Rossi Stuart: l'arte del silenzio e la coerenza del talento

Riservato, selettivo, mai scontato. Dall'intensità drammatica alle sfumature brillanti e ironiche: dopo Il Gattopardo , cresce l'attesa di un nuovo ritorno sullo schermo.


Il 31 ottobre compirà gli anni uno degli attori più amati e rispettati del cinema italiano: Kim Rossi Stuart . Un artista che ha scelto la coerenza e il silenzio, rinunciando alla sovraesposizione in un'epoca in cui tutto sembra dover essere visibile, dichiarato, mostrato.

Dagli esordi popolari fino a interpretazioni intense come Senza pelle , Le chiavi di casa o Vallanzasca — Gli angeli del male , la sua carriera è stata segnata da scelte rigorose e profondamente personali. Anche come regista, con Anche libero va bene, Tommaso e il più recente Brado (2022), ha confermato una visione autoriale forte e coerente: un cinema fisico e intimo al tempo stesso, dove il conflitto interiore si intreccia con quello umano e familiare.

Nel 2020 è stato protagonista di Cosa sarà di Francesco Bruni , film toccante e misurato in cui ha offerto una delle sue interpretazioni più sincere e luminose, contribuendo anche alla sceneggiatura. Un'opera che ha saputo unire leggerezza e profondità, confermando la sua capacità di portare in scena la vita con autenticità.

Ma Kim Rossi Stuart non è solo introspezione e gravità. Negli ultimi anni ha mostrato una sorprendente versatilità, rivelando un lato ironico e brillante. Nella serie Prime Video Everybody Loves Diamonds (2023), ispirata al celebre furto di diamanti di Anversa, ha interpretato con disinvoltura e autoironia un personaggio che gioca con il mito del “colpo perfetto”, smontando l'immagine dell'attore “serio” e dimostrando un talento comico sottile e raffinato.

È proprio questo equilibrio tra profondità e leggerezza, rigore e libertà che rendono la sua figura così affascinante: capace di emozionare nel silenzio, ma anche di sorprendere con un sorriso inatteso.

Kim Rossi Stuart non ha mai cercato il clamore mediatico. I suoi silenzi tra un progetto e l'altro non sono pause, ma scelte. Non rincorre i ruoli, li seleziona. Non occupa spazio, lo lascia. E proprio per questo, quando torna sullo schermo, lo fa con un'intensità — o con una leggerezza intelligente — che colpisce.

In un'epoca dominata dall'esposizione continua, ha scelto di non avere profili sociali personali, restando fedele a un'idea di arte discreta e lontana dal clamore. Proprio per questo, chi lo segue con rispetto ha sentito il bisogno di creare spazi che non invadono, ma valorizzino. Il mio blog e la pagina Facebook — seguiti da una comunità attenta e appassionata — nascono con questo intento: non colmare un'assenza, ma accompagnarla. Raccontare il suo lavoro senza violare la sua riservatezza, offrendo uno sguardo onesto e documentato. Ed è sorprendente quanti, grazie a questi spazi, hanno riscoperto il suo percorso oltre Fantaghirò o Vallanzasca: il regista di Brado, l'intensità di Cosa sarà, l'ironia elegante di Everybody Loves Diamonds. Luoghi di condivisione, non di esposizione. Un modo per diffondere il suo cinema restando fedeli al suo stile: sobrio, autentico, lontano dal rumore.

Dietro questa distanza dal “chiasso” c'è un modo di intendere l'arte come responsabilità: verso il pubblico, i colleghi e se stesso. È noto per essere un professionista serio, rispettato da chi lavora con lui, riservato nella vita privata, impermeabile al chiacchiericcio social.

Dopo il recente Il Gattopardo , molti si chiedono se lo rivedremo presto anche come attore, oltre che come regista. Di certo, il cinema italiano avrebbe bisogno di figure come la sua: credibili, profonde, non omologate.

Perché Kim Rossi Stuart è un'assenza che pesa, ogni volta che non c'è.

E una presenza che sorprende e lascia il segno, ogni volta che sceglie di esserci.











https://medium.com/@a.maffei/kim-rossi-stuart-larte-del-silenzio-e-la-coerenza-del-talento-0e93fbe5fe88

martedì 21 ottobre 2025

"Il cielo non cade mai" del 1992. Kim Rossi Stuart in un romanzo "sentimentale" recitato con dignitoso rigore...

















 Un po' di "amarcord" : "Il cielo non cade mai" (distribuito in Francia, Germania, Ungheria, Russia...) 

 Siamo nel 1992 . Kim Rossi Stuart , tra un film di gangsters , crime, sparatorie, palchi di teatro, principi fiabeschi ... dà spazio anche ad una miniserie dallo sfondo romantico.

 Un romanzo sentimentale che  Kim non  rende banale. Emergono pathos e sensibilità che già possedeva all'epoca dei suoi 22 anni. Di certo non  rinnega nulla di ciò che ha interpretato. Anzi, in questa serie (peraltro tratta da un romanzo)   riesce ad evitare toni melensi, rendendo tutto più avvincente e mettendo  in mostra le già note capacità di Attore

LA TRAMA:  Nicola, studente universitario di legge, fuoricorso, figlio di Vittorio (giudice che prospetta per il figlio un futuro da avvocato) e di Silvia, professoressa universitaria di letteratura, coltiva l'aspirazione di diventare un giorno un famoso stilista, a scapito degli studi di Giurisprudenza. Nicola ha una storia d'amore con Camille, modella parigina, che si presta a finanziare di tasca propria i corsi di stilismo dell'amato; ma è una storia malata, lei lo 'usa' anche per suoi scopi professionali. Quando Nicola conosce Francesca, allieva brillante della madre, si offre di confezionarle un abito per il compleanno. La ragazza lo appoggia nella sua ambizione e  si innamora. I due hanno una relazione intensa ma breve. Quando Francesca  si accorge di essere incinta, lo lascia andare a Parigi per raggiungere Camille che , a causa di un incidente  d'auto avuto proprio mentre litigava con Nicola, rischia di restare paralizzata. I due si sposano, fondano una casa di moda, la Delaunay-Brentano che ben presto si rivelerà essere un "affare" solo per Camille che soffoca il talento e la giusta ambizione di Nicola,oltre  che  tradirlo...


sabato 11 ottobre 2025

Un giovanissimo Kim Rossi Stuart in "18 anni tra una settimana ", film del 1991

 


Un lavoro che appartiene a quel 'passato' giovanile dove andavano di moda i film un po' crime, drama che non brillano per sceneggiature e sostanza ma che ci restituiscono, comunque, un Kim Rossi Stuart (con una buona cadenza campana!) "dentro"  il ruolo che interpreta.

Paolo, appena maggiorenne, in fuga dopo un maldestro tentativo di rapina, salta sull'auto di Samantha, non ancora diciottenne, ferma ad un semaforo. Quando si salutano sono già innamorati. Samantha, di estrazione borghese, ribelle per natura, si staccherà progressivamente dalla scuola e dalla famiglia per legarsi sempre di più a Paolo. Il ragazzo è cresciuto nel mito del fratello maggiore, ora in carcere, e del suo migliore amico, Nicola, un giovane affarista dalle grandi ambizioni, intenzionato a condurre in porto un grosso affare, anche in modo illegale. Paolo si trova sotto l'ala protettrice di Nicola e viene coinvolto in una spirale di violenza. Samantha, che non sa opporsi alla vita che conduce Paolo, si ribellerà quando vedrà uccidere sotto i propri occhi una coppia di amici per mano di sicari di Nicola. Denuncerà l'accaduto ed i responsabili ma la sua ribellione le sarà fatale.

Regia: Luigi Perelli

Qui qualche scena in un video-mix 



10 anni di Netflix . Presente Kim Rossi Stuart presso la Galleria d'Arte Moderna di Roma

 Netflix festeggia  i suoi 10 anni in Italia, con il co-CEO dello streaming, Ted Sarandos, nella capitale italiana per celebrare l'occasione. Qui qualche foto dell'evento del 9 Ottobre presso la Galleria d'Arte Moderna di Roma. Kim Rossi Stuart ✨e Benedetta Porcaroli, tra gli altri , per  IL GATTOPARDO , SERIE NETFLIX






Kim Rossi Stuart in Ungheria per la rassegna cinematografica “Viaggio in Italia 2025/2026” organizzata dall' 'Istituto Italiano di Cultura Budapest

 Dalle Pagine social dell' Istituto Italiano di Cultura Budapest giunge notizia della presenza di Kim Rossi Stuart , il 15 Dicembre, p...