20 anni dall'uscita del film "Romanzo Criminale" (2005)
La trama del film è complessa, come sono complesse le psicologie dei personaggi chiave. Santamaria, Favino e soprattutto Kim Rossi Stuart offrono prestazioni di altissimo livello nell'impersonificare tre grandissimi amici, uniti da una sconfinata ambizione e da una maniacale voglia di ottenerla a qualsiasi prezzo. La storia ci insegna che non sono stati eroi, ma criminali dotati di una incredibile ferocia, ignoranti, fissati, ma non per questo stupidi. Placido mostra con grande maestria gli aspetti più oscuri di ognuno di loro, mettendo spesso a nudo il loro disagio derivante dalla consapevolezza acquisita di essere criminali falliti, partiti per spaccare il mondo e finiti ad obbedire agli ordini impartiti niente meno che della metà oscura e misteriosa dello Stato. Uno Stato che si è reso quantomeno accondiscente di fronte alle efferate stragi che insanguinarono Bologna e mezza Italia negli anni della cosiddetta "strategia della tensione". La verità è questa e il film la mostra con grande onestà e coraggio.
Uno stralcio che 'spiega' Il Freddo, interpretato da Kim Rossi Stuart , personaggio complesso e affascinante. L'aver assistito alla strage di Bologna, lo segna profondamente e lo porta a riflettere sulla sua vita e sulle sue scelte. Il Freddo ha un codice d'onore personale che lo distingue dagli altri membri della banda. Nonostante sia un criminale, ha dei principi e dei valori che cerca di mantenere.È consapevole delle conseguenze delle sue azioni e della realtà del mondo in cui vive. Ha una forte relazione con il Libanese che rappresenta una sorta di fratellanza per lui. La morte del Libanese sarà un colpo devastante e lo porterà a cercare vendetta...

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