Il Tunnel della Libertà di Enzo Monteleone R.T.I. Fiction, Germania, 2004
"Agosto 1961. Mimmo (Kim Rossi Stuart) e Gigi (Paolo Briguglia), in Germania per proseguire i loro studi, assistono all’improvviso isolamento di Berlino Est per volontà del governo della DDR. La città tedesca sprofonda subito in un caos sociale ed economico; i tentativi di fuga degli 'orientali' si succedono ma il più delle volte hanno esiti drammatici. In seguito, per rendere definitiva la linea di demarcazione tra le due città, viene eretto un vergognoso muro. Mimmo e Gigi decidono così di intraprendere un pericoloso progetto, la costruzione di un tunnel sotterraneo che colleghi le due zone di Berlino. Vogliono soccorrere Peter, un loro amico bloccato con la sua famiglia ad Est dal regime totalitario. Mimmo e Gigi, insieme ad un volenteroso nucleo di giovani, affrontano e risolvono ogni sorta di contrarietà per raggiungere la metà prefissata: la galleria sarà lunga centoventitre metri. Con la forza e l’immediatezza propria della loro età, dei ragazzi comuni hanno costruito qualcosa di eccezionale, e sarà un periodo indimenticabile della loro vita.
La forza di questa fiction è che si tratta di una storia vera, documentata. E’ una storia che ha al centro due valori fondamentali della vita di ogni uomo: l’amicizia e la libertà. Racconta il coraggio e la forza di volontà. Girato a Budapest che conservava ancora ( ancora per poco) lo scenario e le atmosfere di quegli anni, il film ripercorre più o meno fedelmente le vicende narrate nel libro scritto da Ellen Sesta, la ragazza tedesca che s’innamorò e sposò Mimmo Sesta dopo aver condiviso con lui l’esperienza del tunnel. “Ci siamo presi qualche libertà rispetto alla storia originale – spiega Monteleone – Per esempio la morte di Peter. Il vero Peter non è morto. E’ riuscito a passare con la famiglia a ovest di Berlino. Ma un altro ragazzo di circa vent’anni che si chiamava anche lui Peter cercò di oltrepassare a mani nude il Muro e venne fermato dal filo spinato e lasciato morire dissanguato. La sua morte venne filmata dall’altra parte del Muro e diventò un simbolo delle ingiustizie di quegli anni”.
Anche il finale del film non rispecchia la realtà. Entrambe le storie hanno un lieto fine, ma nella vicenda reale la polizia scoprì l’esistenza del tunnel soltanto qualche tempo dopo. Le 29 persone che Mimmo e Gigi riuscirono a portare in salvo dall’altra parte della galleria sotto il Muro, non furono inseguite da poliziotti.
I due hanno ricevuto in Italia la Medaglia d’oro al valor civile, massima onorificenza del nostro Paese per i suoi cittadini. Il tunnel degli italiani ha preso come nome il numero delle persone a cui Mimmo e Gigi restituirono la libertà: Tunnel 29.
"Spero di aver portato sullo schermo – dice Kim Rossi Stuart – almeno una parte di quelle che sono state le motivazioni e le emozioni dei personaggi reali di questa vicenda"
Anche qui ( in questo racconto-realtà non sufficientemente diffuso e un tantino dimenticato ) Kim buca lo schermo e riesce a trasmettere non solo la tensione e la paura, ma anche il coraggio, la determinazione e la fragilità di chi sceglie di lottare per un futuro migliore.
UN VIDEO-MIX dei momenti salienti del film tv che si può vedere su Mediaset Infinity (cliccare per guardare )
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